Via Romea del Chianti

Pubblicato il 8 luglio 2025 alle ore 08:33

Via Romea del Chianti: 80 km di passione e resistenza sotto il sole di giugno.

Da Firenze a Siena, tra paesaggi mozzafiato e temperature estreme,  con la determinazione più forte del caldo.

 

Regione: Toscana

Km: 80 km

Tempistiche: 3 Giorni

Partenza: Firenze centro

Arrivo: Siena

Periodo: Giugno 2025

Prima tappa: Firenze - San Casciano Val di Pesa (22 km)

Alle 7 del mattino partiamo dal Ponte Vecchio di Firenze, muovendoci come turisti che mettono piede per la prima volta in una città che, in realtà, è a due passi da casa nostra. L’aria è già rovente e il clima torrido si fa sentire. Decidiamo di iniziare questa prima tappa in sandali, e pian piano ci lasciamo alle spalle il centro storico, tra salite e discese, fino a raggiungere il Galluzzo, dove ci appare davanti la magnifica Certosa.

La scelta di partire in sandali, almeno per Lorenzo, si rivela subito complicata. Le prime abrasioni sulle dita dei piedi lo costringono a cambiare scarpe, trasformando questo primo giorno in una sfida già in salita.

Il sentiero prosegue tra le caratteristiche colline del Chianti, fino a Sant’Andrea in Percussina, dove ci imbattiamo nella storica dimora di Niccolò Machiavelli. Arriviamo poi al primo vero paese, Chiesanuova, dove ci fermiamo approfittando dell’ombra di un parco e di una fontana d’acqua fresca.

Riprendiamo il cammino tra incantevoli vigneti, sotto il sole che picchia senza tregua, scaldandoci il volto. Per fortuna non mancano tratti di bosco che ci regalano un po’ di riparo dalla calura.

Verso le 13:30 arriviamo a San Casciano Val di Pesa, completamente prosciugati, disidratati e stremati dal caldo torrido.

Il pomeriggio ci concediamo finalmente una meritata pausa in piscina (GRAZIE a Paola per il consiglio!), per poi chiudere la giornata cenando alla sagra del paese.

Seconda tappa: San Casciano Val di Pesa - Castellina In Chianti (38 km)

La sveglia suona alle 4:30 di notte e, per le 5:00, siamo già in cammino verso Castellina.

Oggi ci aspetta la tappa più lunga che abbiamo mai percorso, sarà dura, complicata dal caldo eccessivo. Fin dalle prime luci dell’alba si percepiscono già 20 gradi… promette di essere una giornata impegnativa.

Partiamo lasciandoci San Casciano alle spalle e scendiamo di quota, camminando tra filari di vite, casolari e rinomate aziende vinicole. I paesaggi sembrano usciti da una cartolina e, con la luce del primo mattino, tutto appare ancora più suggestivo.

Pietro comincia ad accusare un dolore alla caviglia, anche lui ha sopravvalutato l’uso dei sandali nella tappa precedente. Un bel problema, considerando i tanti chilometri che ci attendono.

Verso le 7:00, dopo circa 10 km, arriviamo alla Pieve di Campoli. Purtroppo è inagibile, ma troviamo una piccola cassetta con il timbro per la nostra credenziale. Proseguiamo tra boschi, vigneti, strade sterrate e tratti di statale. Dopo un paio d’ore raggiungiamo la splendida frazione di Badia a Passignano, un’abbazia fortificata appartenente all’ordine vallombrosano, famosa anche per il cenacolo dipinto da Domenico Ghirlandaio.

Quando arriviamo, ci accorgiamo che è in corso un matrimonio. Il nostro abbigliamento da camminatori stanchi e sudati non è proprio in linea con l’eleganza dell’evento, ma approfittiamo comunque per prenderci una pausa dal caldo che continua a salire.

Scendiamo poi nella valle attraversata dal torrente Pesa e risaliamo verso San Donato, dove si trova la Pieve di San Donato, una delle più belle e maestose chiese romaniche del Chianti.

Qui iniziamo a sentire i primi sintomi del colpo di sole. Sono circa le 13:30, la temperatura è rovente, la stanchezza si fa sentire e abbiamo già percorso circa 25 km. Ci bagniamo ripetutamente la testa a un fontanello e ci concediamo una lunga pausa all’ombra, restando fermi per quasi due ore e mezzo, letteralmente esausti.

Ripartiamo a camminare verso le 15:30. Dopo poche decine di metri Lorenzo è alle prese con una fastidiosa vescica che si è formata sotto il mignolo sinistro. Brucia ad ogni passo e inevitabilmente ci rallenta. Anche Pietro sembra accusare il colpo: non è il solito, i tanti chilometri iniziano a farsi sentire anche per lui.

Dopo un lungo tratto di strada statale, il percorso si addentra nuovamente tra boschi e vigneti, seguendo il tracciato della Via Romea Sanese. Ci separano ancora circa tre ore da Castellina in Chianti. Ogni salita e discesa ci sembra insormontabile, la stanchezza ormai si è impossessata di noi. I dolori muscolari aumentano, le scarpe sembrano pesare il doppio, i piedi sono roventi, il corpo è disidratato.

Alle 19:30, dopo aver lasciato San Casciano alle 4:30 del mattino, raggiungiamo finalmente la fine della seconda tappa, letteralmente trascinandoci fino alla struttura che ci ospita.

In paese c’è la festa della Misericordia. Nonostante la fatica, ci regaliamo un momento di meritato relax: un bel piatto di ribollita e dolci artigianali, il tutto accompagnato da una birra fresca e rigenerante.

Un piccolo premio dopo una giornata che, senza dubbio, rimarrà impressa nella memoria.

P.S. (non unite queste tappe con tanti km... è davvero difficoltoso).

Terza tappa: Castellina In Chianti - Siena (24 km)

La notte non ci aiuta a recuperare. Ci sentiamo completamente disidratati e più volte ci bagniamo il viso con un fazzoletto umido, nel tentativo di abbassare la temperatura e riprendere un po’ di energie.

Alle 5:30 ripartiamo in direzione Siena. Il passo è lento e faticoso, le gambe pesano come piombo.

Ci teniamo in contatto con i nostri walkie-talkie, perché ognuno procede con un’andatura diversa, impegnato a combattere con le proprie forze residue.

Intorno a noi, ancora una volta, distese infinite di filari di vite, campi arsi dal sole, paesaggi da cartolina. L’unico tratto di bosco lo attraversiamo poco dopo aver lasciato Castellina, poi solo sole e cielo, senza un filo d’ombra.

Il primo borgo che incontriamo è Uopini. È piccolo, praticamente deserto, ma regala scorci fotografici che valgono la sosta. Poi riprendiamo il cammino, alternando tratti di statale a lunghi percorsi in mezzo ai campi aperti, dove a stento riusciamo a trascinarci avanti.

La stanchezza oggi si fa sentire più che mai. Questa tappa non ce la godiamo come le altre, abbiamo un solo pensiero fisso: raggiungere Siena.

Attraversiamo enormi casolari tipici toscani, circondati da vigneti che sembrano infiniti. Nonostante la fatica, è impossibile non riconoscere la bellezza di questa terra: la Toscana è davvero uno spettacolo.

Alle 13:40 entriamo finalmente nell’area urbana di Siena, o meglio, ci dirigiamo verso la stazione, dove ci aspetta il treno che ci riporterà a casa.

La Via Romea Del Chianti merita davvero per i suoi paesaggi, i borghi, le frazioni e le cartoline viventi che regala ad ogni passo… ma non con questo caldo. Provati, stanchi, con il rischio di un’insolazione, portiamo a termine la nostra ottava avventura. Che dire? Siamo proprio due pazzi in cammino!